Lo stop dell’acciaio dall’Ucraina investe i player siderurgici a San Giorgio di Nogaro

Mar 6, 2022

Il Friuli Venezia Giulia è la porta d’ingresso dell’acciaio ucraino in Italia

Di Federico Piazza

 

La rotta dal Mare d’Azov a San Giorgio di Nogaro è ora interrotta, a causa del tragico conflitto in corso in Ucraina in cui proprio la città portuale di Mariupol, assediata dai russi, è uno degli epicentri principali. I laminatoi di San Giorgio di Nogaro hanno scorte per massimo un mese e mezzo, e così nell’area si prospetta il ricorso agli ammortizzatori sociali.

I rilevanti numeri delle importazioni italiane di acciaio dall’Ucraina sono stati evidenziati dall’ufficio studi di Siderweb. Da gennaio a novembre 2021 l’Ucraina ha esportato in Italia 2,82 milioni di tonnellate di prodotti, in aumento del 20,1% tendenziale sul 2020. Di cui il 91% materie prime (706mila tonnellate) e semilavorati (1,87 milioni di tonnellate), una percentuale ben superiore alla media Ue del 61%.

Particolarmente importante su San Giorgio di Nogaro è il flusso di bramme, cioè i semilavorati utilizzati dai laminatoi. F.lli Cosulich, vettore di logistica che a San Giorgio ha anch’esso con Officine Tecnosider un impianto produttivo di lamiere da treno, ne trasporta dal Mare d’Azov all’Alto Adriatico mediamente 2 milioni di tonnellate l’anno solo per Metinvest, il principale gruppo siderurgico e minerario ucraino.

Metinvest infatti concentra nel Triveneto gran parte della sua produzione in Europa occidentale di lamiere da treno, nello stabilimento Trametal di San Giorgio di Nogaro, e di coils a caldo nell’impianto Ferriera Valsider di Oppeano nel veronese.

 

L’articolo completo su Nord Est Economia

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