L’ingegno negli istituti tecnici industriali ha portato l’Italia a diventare una grande economia manifatturiera europea
Di Federico Piazza
L’eccellenza degli Istituti tecnici industriali ha contribuito nel dopoguerra a condurre l’Italia a diventare la seconda economia manifatturiera europea.
Ma per intendere la via maestra occorre raccontare l’I.S.I.S. Arturo Malignani di Udine, fucina delle competenze tecnico-teoriche dell’industria friulana, e non solo friulana.
Nelle aziende dei settori più diversi dell’economia regionale, dai comparti della meccanica e della metallurgia a quelli della chimica e dell’aeronautica, generazioni di tecnici, progettisti e maestranze specializzate, così come di imprenditori, si sono formate al Malignani. Il tasso di occupabilità dei diplomati è al top in Italia, e il rapporto con le imprese del territorio è strutturato da decine di anni.
Il preside dell’I.S.I.S. Malignani, professor Andrea Carletti, racconta a Nordest Economia il “metodo Malignani” e l’integrazione della scuola nel tessuto economico della regione, a partire dall’esempio dell’inventore e imprenditore friulano di cui l’Istituto porta il nome: Arturo Malignani, che a fine XIX secolo dotò Udine di uno dei primi sistemi al mondo di illuminazione pubblica elettrificata grazie alle lampade a incandescenza da lui progettate e fabbricate. Un brevetto molto innovativo che l’inventore friulano poi vendette a Thomas Edison.