Polonia: opportunità per energia, metalli e Ict

May 16, 2022

Le tre regioni del Nordest valgono un quinto del totale esportazioni italiane in Polonia

Di Federico Piazza

 

Roberto Corciulo, presidente della società di consulenza per l’internazionalizzazione business IC&Partners di Udine, conosce bene la Polonia. «Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia sono i tre paesi di Visegrad che hanno avuto tassi di crescita importanti per essere diventati sub-fornitori near-shoring della Germania, e poi anche soggetti industriali diretti sviluppando proprie imprese. La Polonia in maniera particolare», osserva Corciulo.

«Questi Paesi hanno fruito molto bene dei fondi europei, facendo investimenti rilevanti, per esempio in ambito transizione digitale, e hanno una buona produzione di laureati: fattori decisivi per attrarre imprese estere. La Germania è il primo partner commerciale e il primo investitore non solo nell’industria ma anche nei servizi».

«L’economia polacca si presenta dinamica, variegata e attenta al futuro», dichiara Alessandro Saglio, direttore generale di Confindustria Polonia.
«I settori di maggiore interesse sono quelli della meccanica, dell’automotive, dell’elettrodomestico, aeronautico e, in prospettiva, la filiera del green, il farmaceutico e l’industria 4.0. La crescita del Pil polacco è da anni costante e anche di fronte alla prova della pandemia e del recente conflitto si è mantenuta su buoni livelli (-2,5% nel 2020) con una robusta risalita del 5,3% nel 2021. Le prospettive per il 2022, nonostante l’importante spinta inflazionistica, sono buone».

 

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